Self-Handicapping o auto-sabotaggio è una strategia cognitiva mediante la quale le persone evitano lo sforzo nella speranza di risparmiarsi che il potenziale fallimento danneggi l’autostima.
Ti sei mai trattenuto dal lavorare sodo per evitare aspettative più elevate?
Fai solo il minimo indispensabile perché la gente pensi che sei intelligente, realizzato e altro ancora. Ma, per quanto riguarda l’alzare ulteriormente l’asticella, è assolutamente impossibile. Questa tendenza a minare il risultato in modi che creano una scusa plausibile per il fallimento è conosciuta come Self-Handicapping.
Una forma comune di Self-Handicapping è semplicemente non provarci abbastanza.
Facciamo qualche esempio.
Se non mi alleno per tempo per la partita di tennis, posso dare la colpa per averla persa alla mia mancanza di pratica piuttosto che all’essere un pessimo giocatore.
Se combino un disastro sul lavoro che mi è stato assegnato, ma che ho cominciato a preparare solo all’ultimo minuto, posso dare la colpa per il mio fallimento alla mancanza di preparazione piuttosto che alla mia incompetenza.
Cos’è il Self-Handicapping?
Self-Handicapping è una strategia cognitiva usata dalle persone per astenere di impegnarsi troppo nella speranza di evitare di fallire, farsi male o danneggiare la propria autostima.
In italiano viene tradotto con auto-sabotaggio.
Non esisteva una parola per definire questo atteggiamento mentale, fino agli anni ’70, quando i ricercatori di psicologia sociale Steven Berglas ed Edward Jones diedero un nome al fenomeno.
Berglas e Jones hanno scoperto che le persone che non si sentono a proprio agio con le proprie capacità sono più propense a impegnarsi nel Self-Handicapping sabotando la propria prestazione e poi incolpando fonti esterne per la loro scarsa prestazione. Dalla scoperta iniziale, sono stati condotti diversi altri studi da parte di molti psicologi che hanno cercato di arrivare alla radice del problema.
Da dove nasce il Self-Handicapping?
Il Self-Handicapping è un’altra forma di auto conservazione. Il nostro cervello è programmato per proteggerci da tutti i tipi di pericolo. Nella maggior parte dei casi, è fantastico! Ma quando si tratta di raggiungere un obiettivo specifico, si scopre che il nostro cervello può effettivamente fare più male che bene.
Il Self-Handicapping è figlio della tendenza all’auto-criticismo. Questo trucco psicologico nasce per prevenire il senso di colpa verso se stessi nel caso di fallimento, che a sua volta aumenta la probabilità del fallimento stesso.
Comportamenti collegati al Self-Handicapping
Il Self-Handicapping è stato associato a persone che tendono ad avere bassa autostima, nevroticismo, narcisismo, perfezionismo, medie dei voti più basse, depressione e altro. Ma le persone con un’autostima elevata non ne sono immuni.
Questa strategia cognitiva può colpire chiunque, soprattutto quando la paura di avere successo in compiti o attività è alta.
Alcuni esempi di comportamenti di auto-sabotaggio includono:
Procrastinazione
Molti di noi lottano con la procrastinazione. È la mentalità che “ci arriverò… alla fine”.
Ma, il più delle volte, questo significa solo ritardare l’inevitabile compito che deve essere svolto e poi dare la colpa alla mancanza di tempo per risultati mediocri.
Saltare un allenamento prima di un grande evento. Questo può essere applicato a tutti gli atleti, gli artisti, gli oratori e i leader là fuori. Hai un grande evento in arrivo che potrebbe essere un’opportunità fantastica. Ma hai paura di un potenziale fallimento e ti inventi una scusa per non andare agli allenamenti pre-evento, il che alla fine potrebbe portare ad una cattiva prestazione.
Non dormire abbastanza
Hai un esame, una presentazione o un altro evento importante al mattino, ma il prossimo episodio della tua nuova serie è imperdibile su Netflix. Invece di dormire tutta la notte, guardi un altro episodio o due. Quindi la tua stanchezza diventa una scusa per il motivo per cui la tua prestazione non è stata così eccezionale il giorno dopo.
Abuso di alcol e droghe
Questa è una forma più grave di Self-Handicapping, ma è comune a più persone di quanto pensi. Sai che il terzo bicchiere di vino, birra o altra sostanza non è ciò di cui hai bisogno. Ma la tua paura e ansia di ciò che accadrà ti terrorizzano al punto di bere quel terzo bicchiere senza esitazione. Tuttavia, questo comportamento può anche essere correlato all’auto-sabotaggio, un passo oltre il Self-Handicapping che può causare danni a lungo termine.
Una volta che inizi a osservare il tuo comportamento attraverso la lente del Self-Handicapping, molti comportamenti potrebbero ora avere delle spiegazioni.
Ma, in ultima analisi, il Self-Handicapping risale a come ci sentiamo riguardo a noi stessi e ai nostri sentimenti genuini riguardo al successo.
Come smettere il Self-Handicapping?
Ora sai di più sul Self-Handicapping e su come influisce sulla tua vita.
E’ il momento di smettere di lasciare che il Self-Handicapping determini la tua vita e di correre quei rischi che ti hanno spaventato, o potrebbero ancora spaventarti.
Prova il pensiero prefattuale
Il pensiero prefattuale definisce una strategia cognitiva in cui immaginiamo o riflettiamo sui possibili risultati di uno scenario futuro. Ciò implica, ad esempio, che di fronte a un evento che suscita in noi paura o ansia, possiamo visualizzare quali risultati potrebbero derivare dall’esporci ad esso. Penseremmo sia agli effetti positivi e neutri che agli effetti negativi.
Il pensiero prefattuale è un esperimento mentale in cui inizi a osservare una situazione e a considerare i possibili risultati prima di entrarci. Se sei spesso super critico e pensi già che fallirai, questo è un esercizio eccellente per te.
Alcune accortezze:
- Non farti prendere dall’ansia. L’ansia è normale quando si tenta qualcosa di nuovo, ma non ti fa bene soffermarti su di essa.
- Immagina tutti i possibili risultati. Non soffermarti solo sui peggiori risultati. Pensa ai risultati migliori o anche solo ai risultati che ti fanno sentire soddisfatto.
- Non dare più valore agli scenari ottimistici rispetto a quelli negativi (o viceversa). Dare più valore a uno rispetto all’altro si tradurrà in delusione e aspettative irrealistiche.
- Elenca tutte le varie situazioni e guarda cosa hai. Disponi tutte le opzioni sul tavolo e guarda cosa comporta ciascuna.
Questo esercizio non consiste nell’essere eccessivamente ottimisti o pessimisti, ma nell’essere consapevoli di sé e onesti con se stessi riguardo alle situazioni che si sono presentate.
Ripensa alle tue ipotesi sul successo
Molte ragioni possono indurci a fare Self-Handicapping.
Hai tentato qualcosa e la gente ti ha riso in faccia.
Forse hai fallito così duramente che hai deciso che era l’ultima volta che qualcuno ti avrebbe visto in quella situazione.
Possiamo fare Self-Handicapping per ragioni diverse, ma una cosa è certa.
Noi, come esseri umani, a volte abbiamo più paura del successo che del fallimento.
Il successo ha un aspetto diverso per ognuno, ma le sensazioni che accompagnano il successo possono farci regredire. Hai portato a termine quel compito, progetto o vendita e hai fatto un ottimo lavoro. Poi, dal nulla, le aspettative sono aumentate, i discorsi sull’alzare l’asticella, con ogni nuovo lavoro che completi, iniziano a richiedere la tua attenzione. Sembra terrificante per molte persone.
Invece di affrettarti a diventare più grande e migliore di prima, resta nel presente e nella tua realtà: hai raggiunto un obiettivo quando pensavi di non potercela fare. È il compito che hai tanto rimandato in passato finché non hai finalmente detto basta, adesso ci provo!
Il successo ti porterà un sacco di opportunità e un mix di emozioni. Ricorda solo che, nonostante quello che pensavi all’inizio, ce l’hai fatta. E per questo vale la pena di festeggiare!
Assumiti il rischio
Nessuno è lì in piedi ad aspettare che tu provi qualcosa di nuovo, fallisca e rida mentre ti punta il dito contro per questo.
Almeno, nessuno che capisca che il fallimento fa parte della vita lo farebbe mai.
A volte, fallirai quando provi qualcosa di nuovo. Quando mi spingo in una nuova direzione, cerco di ricordare che se fallisco (e all’inizio succede quasi sempre), non dovrei vergognarmene. Sono uscita dalla mia zona di comfort e ho imparato più di quanto avrei mai fatto se non ci avessi provato.
La gente dirà che sono coraggiosa per questo. Altri diranno che sono una dilettante.
Quello che dico io è: “Chi se ne frega?”
Il fallimento non ti ucciderà, ma il Self-Handicapping ti impedirà sicuramente di vivere la vita che meriti.
L’obiettivo è essere a tuo agio con il fatto che puoi fallire anche quando fai del tuo meglio e che quindi non c’è nessuna ragione di ricorrere al Self-Handicapping per salvare il tuo ego quando fallisci.