Perdere il lavoro è sempre un momento difficile della vita.
Le cause di un licenziamento possono essere molte. Ma in ogni caso, non è facile superarlo.
Abbiamo paura del futuro, perdiamo fiducia in noi stessi, a volte arriviamo persino alla depressione.
Perdere il lavoro: come vincere la depressione e superare le difficoltà? In questo articolo i 5 migliori suggerimenti per aiutarti a superare la perdita del lavoro e ritrovare serenità.
Perdere il lavoro e depressione – Quale legame?
La “Hopelessness Depression” (HD) (Abramson, Metalsky ed Alloy, 1989) o depressione da mancanza di speranza è la forma di depressione tipica di chi perde il posto di lavoro.
In questa forma di depressione:
la persona è convinta di non avere speranza, né di poterla avere in futuro
pensa che gli eventi siano assolutamente negativi e di non essere in grado di fare nulla per modificare la situazione
si sente disperata (il termine inglese hopelessnesssignifica appunto disperazione)”
Perdere il lavoro – Quali sono i sintomi della Hopelessness Depression?
Gli Autori della Hopelessness Theory of Depression descrivono 12 sintomi che la caratterizzano:
tendenza a ritardare l’inizio delle risposte ad agire
umore triste per l’aspettativa negativa riguardo al futuro
ideazione suicidaria e i tentativi di suicidio
la mancanza di energia
apatia
rallentamento psicomotorio, come conseguenza dellamancanza di motivazione ad agire
ruminazione
disturbi dell’addormentamento
difficoltà di concentrazione
pensieri negativiesacerbati dall’umore
bassa autostima
tendenza alla dipendenza dagli altri
La percezione della persona è quella di non essere capace di far fronte alle situazioni e di valutarsi inferiore agli altri.
Alloy et al. (1999) hanno inoltre posto i seguenti criteri per la diagnosi della Hopelessness Depression:
I sintomi devono essere presenti per almeno due settimane
Almeno 5 sintomi devono essere presenti (tristezza – inizio ritardato delle risposte volontarie – ideazione/ comportamenti suicidari – disturbi del sonno/insonnia iniziale – mancanza di energie – senso di colpa – difficoltà di concentrazione – lentezza psicomotoria – rimuginazione/preoccupazione – bassa autostima – dipendenza)
La hopelessness deve precedere i sintomi di almeno un giorno e non più di una settimana
Perdere il lavoro – Cosa fare per ritrovare serenità e speranza?
Il trattamento della Hopelessness Depression sarà tanto più efficace quanto più riuscirà ad aumentare la qualità della vita della persona, in particolare le sue capacità di procurarsi aventi positivi (Mancini, Rainone, 2004).
In questo triste quanto sempre più frequente caso, le persone si trovano spesso spaventate e sole.
E importante quindi porsi come elemento di sostegno ed aiuto nei confronti di queste persone, ed intervenire su molte dimensioni:
Ristrutturazione dello stile cognitivo
Lavorare sull’autostima
Insegnare l’autoefficacia
Gestione del cambiamento
Gestione dell’ansia
Implementare la conoscenza di sé
Orientamento professionale, al fine di focalizzare le risorse interne del soggetto (capacità, competenze, titoli di studio), per affrontare al meglio la ricerca di un nuovo lavoro
L’obiettivo in tali casi è quello di creare e fornire un servizio di assistenza e consulenza rivolto a tutte le persone che si trovano in condizioni di disagio psicologico legato alla perdita del lavoro e ad affrontare gravi conseguenze sulla loro vita sociale, familiare e personale.
Perdere il lavoro – I 5 migliori suggerimenti per affrontare la perdita del lavoro e ritrovare serenità
IL BIGLIETTO DA VISITA AZIENDALE NON E’ LA TUA CARTA DI IDENTITA’
A un certo punto della tua vita il bigliettino da visita è diventato la tua carta di identità: tirarla fuori dal portafoglio ha iniziato a infonderti un senso di potere, un senso di autostima. Il tuo valore consisteva nel valore della tua azienda; anzi a un certo punto tu eri la tua azienda. Però la tua azienda non era te, ora lo sai.
Tu sei più della tua professione
IL TUO (ULTIMO) LAVORO E’ STATO UN FALLIMENTO, NON TU
La più grande tentazione che potresti sperimentare adesso è considerarti un fallimento. Puoi chiamare un amico, pensare qualcosa di nuovo, sognare, leggere libri, fare l’amore, giocare a calcio, aiutare un amico, gustarti un caffè, preparare una torta, crescere i tuoi ragazzi, occuparti dei tuoi genitori, cantare sotto la doccia, tagliare l’erba del prato…
Ma quante cose sei bravo a fare?
3. NON E’ MICA LA PRIMA VOLTA CHE TI TROVI IN DIFFICOLTA’
Ricordi quando da bambino qualcuno ti ha rubato un giocattolo? (Tua madre te ne ha comprato uno nuovo). Ricordi quando il tuo primo amore ti ha detto no? (Ce n’era un altro ad aspettarti). Ricordi quando non hai passato un esame? (Lo hai fatto la sessione dopo).
Non è la prima volta che ti trovi in difficoltà, perché mai dovrebbe essere la prima volta che non sei capace di andare avanti?
PRENDITI CURA DI TE STESSO
Prenderti cura di te stesso è adesso la tua priorità. Prenditi cura del tuo corpo. Ricordati: nessuno può distruggerti, a meno che tu non glielo permetta. Sii conscio della tua dignità e del tuo valore, come persona.
Prenderti cura di te stesso è poi il modo migliore per trovare un nuovo lavoro; molto, molto raramente sarai assunto da qualcuno se ti presenti depresso
DIMENTICA LA PRESUNZIONE
Chiedi ai tuoi amici di aiutarti, cerca la loro compagnia. Chiedi a loro di starti vicino e di aiutarti. E non essere timido (non puoi permettertelo): non aspettare che arrivi un nuovo lavoro.
Dott.ssa Francesca Marta Carbotti - Psicologa Psicoterapeuta Coach Milano - Parigi Ordine degli Psicologi della Lombardia n. 03/8008 ADELI n. 759373038 - P.IVA 05559550966 C.F. CRBFNC77B52F205C