Diventare genitori è una sfida per la relazione di coppia.
Un bambino è come una granata. La nascita di un bebè fa esplodere una bomba nella vita di coppia. Più niente è come prima. Non necessariamente migliore, non necessariamente peggiore, ma differente
Nora Ephron
Come aiutare i partner a restare uniti e complici dopo la nascita del primo figlio?
Diventare genitori è una delle tante missioni che una coppia, che lo desidera, si troverà ad affrontare.
La missione per la coppia è: “Ampliare il nostro Noi al fine di includere il nostro bambino”.
Un bebè provoca una scossa sismica nella coppia. Negli anni che seguono la nascita del primo figlio il 67% delle donne segnalano una caduta vertiginosa del loro tasso di soddisfazione coniugale (per gli uomini questo fenomeno si verifica più tardi in seguito ai sentimenti di insoddisfazione manifestati dalla partner).
Quali sono le ragioni di questa insoddisfazione?
Le ragioni di questa insoddisfazione sono molteplici:
La carenza di sonno
Il sentimento di essere sopraffatti dagli eventi
La sensazione di non essere apprezzati
La responsabilità di doversi occupare di una piccola creatura indifesa
Doversi districare tra la maternità e il lavoro
Lo stress in relazione a fattori economici
La mancanza di tempo per se stessi
…
Diventare genitori – Una nuova sfida per la coppia
Il grande mistero non è tanto quello di sapere come mai il 67% delle mamme sono cosi insoddisfatte, ma di comprendere come mai il restante 33% sembra adattarsi senza troppi scossoni a questa transizione.
Secondo le ricerche portate avanti dai coniugi Gottman, grazie alle 130 coppie seguite in 8 anni a partire dal matrimonio, possiamo identificare ciò che permette a una coppia di preservare la sua serenità e la sua stabilità anche dopo l’esplosione della piccola “granata“.
Cosa distingue le mamme soddisfatte dalle altre?
Quello che distingue le mamme “soddisfatte” dalle altre non ha niente a che vedere con le coliche del piccolo, le ore di sonno, il fatto che l’allattamento sia al seno o al biberon, la ripresa del lavoro, … ma ha a che vedere con la presenza o l’esclusione del partner che accompagna la mamma in questa fase di transizione.
Avere un bambino provoca inevitabilmente una metamorfosi nella donna
La donna e neo mamma non ha mai provato un amore così profondo e disinteressato come quello che prova per il suo bebè. Il senso della sua vita si modifica. Scopre che è pronta a fare dei sacrifici immensi per il suo bambino e si meraviglia dell’intensità dei sentimenti che prova per questo essere così fragile.
L’esperienza provata è cosi radicale che se il suo partner non la attraversa insieme a lei, è comprensibile che avvenga un distanziamento nella coppia.
Mentre la donna si apre a un nuovo “Noi” che include il neonato, l’uomo potrebbe mettersi a rimpiangere il buon vecchio “Io e Te“. E’ comprensibile che sia risentito verso la sua partner per il poco tempo che li dedica, della sua stanchezza costante e delle sue preoccupazioni permanenti per il bambino.
Ama il suo bambino, ma al contempo vorrebbe riavere la sua donna.
Cosa fare allora?
La risposta a questo dilemma è semplice: nessuno li renderà indietro la sua donna. E’ lui che dovrà seguirla in questo nuovo territorio dove lei si è avventurata.
E’ l’unico modo possibile per far evolvere la coppia!
Nella coppie dove l’uomo riesce a seguire la sua partner, l’uomo non è più soltanto un compagno, ma un padre fiero, tenero e responsabile.
Diventare genitori – 6 Consigli per il benessere della coppia
Come fare in modo che in una coppia l’uomo evolva nello stesso tempo della donna?
In primo luogo la coppia non deve tener conto di alcuni consigli sbagliati.
Spesso si consiglia alla coppia di passare del tempo insieme senza “invitare il bebè” al fine di focalizzarsi sulla loro relazione. Di parlare di tutto eccetto del bebè.
Ma coppia e famiglia non sono diametralmente opposte. Fanno parte dello stesso continuum
Certo qualche volta è consigliato ritrovarsi per un tête-à-tête romantico, ma se la coppia vive bene la transizione, scoprirà che è impossibile impedirsi di parlare del bebè e soprattutto che entrambi non hanno alcuna voglia di escluderlo dalla conversazione.
E’ possibile che non riusciranno a terminare la loro prima cena romantica senza aver chiamato casa almeno due volte…
Spesso si da l’impressione alle coppie che hanno torto a pensare che la loro relazione sia secondaria rispetto al nuovo ruolo di genitori. Risultato: la coppia sarà ancora più stressata e disorientata.
E aggiungo a ben ragione!
Nella misura in cui entrambi i partner affrontano questa metamorfosi insieme nella loro filosofia di vita, sia la relazione genitori-figlio sia la relazione di coppia sarà fiorente
6 Consigli per il benessere della coppia
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Diventare genitori – Mettete l’accento sulla vostra amicizia coniugale
Prima dell’arrivo del bebè assicuratevi di conoscervi bene l’uno con l’altro. Più voi sarete “squadra” più la transizione da uno stato all’altro sarà agevole. Se un marito conosce bene sua moglie sarà sicuramente meno disorientato quando lei inizierà il suo cammino verso la maternità.
Includete i papà nella cura del bebè
A volte, prese dall’entusiasmo le nuove mamme giocano il ruolo del “so tutto io!” di fronte ai papà.
E nonostante i suoi proclami che il papà deve partecipare alla cura del bebè, si identifica nel ruolo del supervisore che da costantemente indicazioni (quando non sono ordini veri e propri) al papà, arrivando persino a sgridarlo quando non fa le cose come lei vorrebbe fossero fatte: “Non lo tenere così“, “L’acqua per il bagnetto è troppo fredda” …
Di fronte a questo sbarramento, certi papà sono più felici di ritirarsi dal “gioco“, di cedere il ruolo dell’esperta alla loro partner e di accettare la loro incompetenza.
Il risultato è che man mano partecipano sempre meno alla cura del neonato, che perdono di fiducia nelle loro capacità di accudimento e in loro stessi e inevitabilmente cominciano a sentirsi sempre più esclusi.
Cosa fare per aiutare i papà?
La soluzione è semplice.
La nuova mamma deve apprendere a delegare!
Deve comprendere che ci sono diversi modi per fare le cose. Anche se non apprezza il modo di fare le cose del suo compagno, deve ricordarsi che il bebè è anche del suo compagno e che è bene per il bambino fare esperienza di due stili parentali diversi.
Qualche bagnetto in un’acqua più tiepida è sia per la mamma che per il bambino un piccolo prezzo a pagare per assicurarsi i benefici apportati dal contributo paterno al benessere familiare.
Se qualche consiglio dispensato di tanto in tanto è concesso, le critiche e le proteste si ritorceranno contro di voi e la vostra vita di coppia
Il momento dell’allattamento è particolarmente difficile per i papà. I papà non possono non provare gelosia per questo legame sublime che si stabilisce tra la loro donna e loro figlio. E’ come se fossero entrambi in un cerchio magico dove lui non può penetrare.
E’ fondamentale che i papà trovino il loro ruolo nel rituale dell’allattamento!
Per esempio potrebbero essere loro a portare il bebè alla mamma, o diventare gli incaricati speciali per il “ruttino” o ancora sedersi alle spalle della mamma e accarezzare dolcemente la testa del bebè o cantare una canzone durante la poppata. Se l’allattamento è al biberon, una valida soluzione è quella di alternarsi con la propria partner.
Diventare genitori – Lasciate i papà essere i compagni di giochi del bebè
Spesso gli uomini confessano di sentirsi più vicini ai loro figli solo dal momento in cui questi possono camminare, parlare, giocare.
Gli uomini, tendenzialmente impiegano più tempo a creare un legame con i figli, proprio per il fatto che la mamma tende a essere più “nutrice” e l’uomo più “giocoso“. La maggior parte degli uomini s’immagina che non si può giocare con un neonato e spesso non sanno come relazionarsi con il loro bambino nel corso del primo anno di vita di loro figlio.
Ma i papà che decidono di passare del tempo con i loro bebè si rendono conto prestissimo che non sono solo bravi a piangere, mangiare, dormire, … anche un neonato può essere un formidabile compagno di giochi. I bebè cominciano a sorridere dalla terza settimana di vita e ancor prima possono seguire i movimenti con i loro occhi, così come iniziare a emettere i primi suoni e muoversi.
In breve, un papà che apprende a conoscere il suo bebè facendoli il bagnetto, cambiandolo e dandoli il biberon si renderà presto conto che adora giocare con lui e che lui stesso (al pari della partner) gioca un ruolo privilegiato nella sua vita.
Organizzate dei tête-à-tête romantici
Una buona parte della transizione verso il divenire genitori implica fare della coppia l’una delle proprie priorità (anche se si tratta della priorità numero due).
Affidatevi ad una baby-sitter, un parente o degli amici per organizzarvi dei momenti da vivere in coppia.
Se vi ritroverete, per la maggior parte del tempo, a parlare del vostro bebè non sarà una sconfitta, ma una riuscita!
Diventare genitori – Riconoscete i bisogni dei papà
Anche quando i papà sono dei bravi compagni di gioco e si assumono con responsabilità il passaggio verso la paternità, avranno comunque la sensazione di essere privati della compagnia della partner a causa del bisogno incessante e debordante che ha il neonato della propria madre.
Anche se il papà, da un punto di vista intellettivo, comprende che i bisogni del neonato hanno la precedenza, sentirà la mancanza della sua partner.
Più la neo mamma riconoscerà i suoi bisogni e gli farà sapere a che punto il partner conta nella sua vita, più il papà sarà comprensivo e solidale con lei.
Al contrario se la neo mamma non ha mai un minuto da consacrare alla coppia, è probabile che il partner tenderà a disinvestire dalla relazione.
Lasciate le mamme respirare
Nonostante la gioia infinita che prova una madre difronte al proprio bebè, alla fine della giornata e non solo, sarà sicuramente sfinita.
Se i papà saranno in grado di rivedere i propri orari di lavoro, di modo da rientrare prima, per permettere alle mamme di riposare, vedere gli amici o un film (in poche parole sapere che appartengono ancora al genere umano) tutto questo sarà molto benefico per la vita di coppia.
Le coppie che seguiranno questi 6 pratici consigli scopriranno che il fatto di diventare genitori non compromette affatto la loro relazione di coppia, ma al contrario amplifica l’intensità della loro intimità, della comprensione e dell’amore reciproco.
Dott.ssa Francesca Marta Carbotti - Psicologa Psicoterapeuta Coach Milano - Parigi Ordine degli Psicologi della Lombardia n. 03/8008 ADELI n. 759373038 - P.IVA 05559550966 C.F. CRBFNC77B52F205C